| |
Lo Sportello Unico e la Camera di
Commercio
A seguito della legge di riforma 580/93, le Camere
di Commercio sono diventate enti autonomi rappresentativi
del sistema delle imprese, diventando di fatto "garanti"
di un'efficiente attuazione delle normative di interesse
dell'impresa. In tutte le iniziative assunte dallo Stato
e dalle altre Pubbliche Amministrazioni per la semplificazione,
l'Ente camerale deve assumere un ruolo di motore e stimolo
per la sua applicazione. La riforma sullo Sportello
Unico attua un passaggio significativo: da un sistema
"burocratico" a un modello di semplificazione delle
procedure, volto a fornire risposte rapide ai cittadini.
L'art. 24, comma 3, del D.Lgs. 112/98 dispone espressamente
che i comuni possano stipulare convenzioni con le camere
di commercio, per la realizzazione dello Sportello Unico.
Le Camere di Commercio sono l'unico ente autonomo di
diritto pubblico che subisce la diretta ed esplicita
attenzione del legislatore nel disciplinare lo Sportello
Unico: ciò rende evidente come queste debbano e possano
svolgere un ruolo istituzionale determinante per la
compiuta attuazione della riforma. La funzione di supporto
e di promozione degli interessi generali delle imprese
deve passare attraverso il coordinamento e la stretta
collaborazione con i Comuni, quali nuovi soggetti attivi
della via locale allo sviluppo socio-economico. Il coinvolgimento
dell'Ente camerale è elemento che deve caratterizzare
il percorso di applicazione di questa normativa in Italia.
Tale rapporto sarà essenziale in fase di avvio dello
Sportello Unico, ma lo sarà ancora di più nel processo
di evoluzione. Il contributo del mondo imprenditoriale
permetterà di evidenziare e dare un ordine di priorità
alle criticità, alle disfunzioni del servizio e delle
procedure, nonché evidenziarne i punti di forza. Non
c'è dubbio, infatti, che lo Sportello Unico abbia messo
in crisi la concezione tradizionale di responsabilità
propria della Pubblica Amministrazione, fortemente correlata
a singoli atti o a fasi di procedimenti, sostituendola
con una responsabilità sostanziale riconducibile ad
un risultato certo da garantire all'utente. Proprio
l'Ente camerale può riassumere la percezione dell'utente
impresa fornendo utili suggerimenti, soluzioni e proposte
di collaborazione da integrare con quelle degli operatori
interni alla struttura e allo Sportello Unico. La nuova
disciplina sullo Sportello Unico, in particolare, persegue
tre obiettivi: semplificazione e accelerazione delle
procedure amministrative; trasparenza dell'azione amministrativa
e la sua apertura alla partecipazione dei cittadini;
promozione attiva di un razionale sviluppo economico
locale, anche mediante la diffusione delle informazioni,
disponibili a livello locale, concernenti le attività
promozionali e di assistenza tecnica di interesse delle
imprese. L'auspicio è che possano così essere definitivamente
ribaltate vecchie logiche burocratiche (e, talvolta,
di potere) di malinteso "riserbo" dell'amministrazione,
che costringevano il malcapitato cittadino ad errabondare
fra uffici ed impiegati infastiditi (quando non assenti)
per cercare di capire dove la propria domanda si fosse
arenata, ed al contempo si libera l'amministrazione
dai petulanti assilli di chi vuole ad ogni costo "saltare
le file", sottraendola a ingiustificati sospetti circa
l'oggettività e l'imparzialità nell'esame dei requisiti
e nella definizione dei tempi del procedimento, cosa
questa particolarmente importante in un settore caratterizzato
dalla concorrenza economica fra i privati che si rivolgono
all'amministrazione. La Camera di Commercio di Viterbo
ha raccolto l'appello di molti enti locali ad un progetto
comune e la sollecitazione a fare da punto di riferimento
per l'organizzazione degli Sportelli Unici. Per concretizzare
il lavoro impostato e quindi per uniformare ed armonizzare
protocolli d'intesa, convenzioni, modulistica comune
e quant'altro occorrente per creare le migliori condizioni
per l'esercizio delle competenze assegnate ai Comuni
nella costituzione e gestione dello Sportello Unico,
la Camera di Commercio ha attivato, delegando la propria
azienda speciale CE.F.A.S., un progetto per l'assistenza
alla costituzione e gestione dello sportello unico da
parte dei comuni della provincia di Viterbo. Presentarsi
in modo associato verso gli altri soggetti pubblici
per poter raggiungere e ridurre i tempi, snellire le
procedure, ma contemporaneamente gestire da soli l'approccio
iniziale e gli adempimenti interni ai singoli comuni.
Siamo dinanzi ad una sorta di "uovo di colombo", che
consentirà di massimizzare i risultati positivi dell'associazionismo
e, contemporaneamente, ridurre al minimo le ragioni
di ostilità alla realizzazione di esperienze associative
tra gli enti locali. La Camera di Commercio ed il CE.F.A.S.
intendono proporsi non solo come "enti coordinatori",
ma anche quali soggetti che possano mettere a disposizione
dei Comuni le proprie banche dati per un servizio completo
rispetto alle imprese: oltre all'attività amministrativa
importantissima alla quale assolvono direttamente gli
enti locali, c'è anche l'obbligo di fornire informazioni
ed assistenza alle imprese (informazioni relative alle
procedure per inizio di attività economiche, alle agevolazioni
ed ai finanziamenti e le informazioni più specifiche
di tipo economico-normativo), attività che potrà essere
svolta con un diretto impegno dell'ente camerale.
|