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Sportello
unico (PSUT)
- Gli
interlocutori e o utenti del PSUT sono:
COMUNI: assistenza informativa, formativa e di affiancamento
ai funzionari addetti agli sportelli, sia nella fase preparatoria sia
nelle successive di implementazione, avvio e funzionamento a regime
degli SUAP.
ENTI TERZI: organizzazione e gestione di una rete tra le amministrazioni
e gli enti comunque coinvolti nelle procedure e i Comuni, strutturando
la banca dati della modulistica e degli endoprocedimenti.
ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA: istituzione un Comitato di garanzia
delle Associazioni di Categoria, che ha lo scopo di sorvegliare il buon
funzionamento degli SUAP in relazione alle esigenze dell'utenza e di
formulare proposte per il miglioramento dell'efficienza e dell'efficacia
della struttura unica.
ORDINI E COLLEGI PROFESSIONALI: istituzione di un gruppo di lavoro,
al fine di fornire ai professionisti informazioni e attività formative
sulle tematiche della semplificazione.
Da un'indagine effettuata dal Ce.F.A.S., nel maggio del 2000, nella
Provincia di Viterbo lo SUAP risultava attivato solo nel 15% dei Comuni.
Ad oggi oltre il 50% dei Comuni hanno attivato lo SUAP, previo l'assistenza
diretta del PSUT. Il PSUT prevede la copertura totale in merito all'attivazione
degli SUAP.
I principali elementi e le soluzioni d'innovazione tecnologica e/o organizzativa
che caratterizzano il progetto, possono essere così sintetizzati:
- la COSTITUZIONE DI UNA RETE TRA ENTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
(Comuni, Comunità Montane, Enti Terzi);
- la COSTITUZIONE DI UN "CIRCUITO DI GARANZIA" TRA P.A. ED UTENTI (Comitato
di garanzia delle Associazioni di Categoria e Gruppo di Lavoro degli
Ordini e Collegi Professionali);
- l'attivazione di un CIRCUITO DI SCAMBIO TRA OPERATORI DELLA P.A.:
le esperienze di prima sperimentazione servono da punto di riferimento
per quelle successive.
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- Nell'ambito del
PSUT, per il prossimo futuro, possono essere individuate due nuove missioni:
EDILIZIA PRIVATA
Nel 2001 è stato approvato il nuovo Testo Unico sull'edilizia, entrato
in vigore il 1° luglio del 2003, che prevede il procedimento unico e
il relativo Sportello Unico anche per l'edilizia privata. Ebbene, il
Ce.F.A.S., su indicazione della CCIAA, sta aprendo un nuovo fronte anche
in questo settore. Nei mesi di settembre ed ottobre è stato organizzato
un corso seminariale sul nuovo testo unico, che ha visto la partecipazione
di oltre 20 funzionari comunali della Provincia di Viterbo.
E-GOVERNEMENT
In merito all'e-government, già dall'anno scorso il Ce.F.A.S. ha elaborato
un progetto mirante all'alfabetizzazione informatica sia a favore degli
operatori della P.A. sia per le PMI locali. Tale progetto quest'anno
è stato presentato all'Unione Regionale delle CCIAA per il fondo perequativo
2002. Infine, il Ce.F.A.S., su indicazione della CCIAA, sta studiando
un'ipotesi progettuale per creare un software per il "funzionamento
telematico" sia degli Sportelli Unici per le Attività Produttive sia
per gli Sportelli Unici per l'Edilizia.
Aprire uno
Sportello Unico
- Il decreto legislativo
112/98 dispone che, per l'apertura dello Sportello Unico, le Amministrazioni
Comunali possono stipulare convenzioni con le Camere di Commercio, il
solo Ente autonomo di diritto pubblico chiamato dal legislatore a svolgere
una funzione istituzionale determinante per la compiuta attuazione della
normativa riguardante questo servizio. L'Ente camerale di Viterbo non
solo ha recepito tale indicazione e le sollecitazioni di molti Comuni,
ma ha elaborato il progetto Suap e ha voluto porsi, con la sua Azienda
speciale, il CEFAS, quale coordinatore dell'avvio e della gestione di
questa nuova esperienza, fornendo assistenza per la formazione del personale
ed attività di consulenza, mettendo a disposizione le proprie banche
dati costituendo tre gruppi di lavoro degli Enti sperimentatori del
progetto ed una equipe di studio con i cosiddetti Enti terzi, con i
quali è stato redatto il Manuale dello Sportello
Unico.
Risultati
Conseguiti
- Un impegno intenso,
che ha prodotto, nella prima fase, risultati positivi, evidenziati anche
dalla sigla di accordi tra il nostro Ente e quasi un terzo dei Comuni
della Tuscia e che ha gettato solide basi per un sistema a rete tra
la Camera di Commercio, gli Enti locali della provincia e gli Enti terzi
in grado di monitorare costantemente, avvalendosi anche della importante
collaborazione dell'utenza, lo stato di attuazione, l'evoluzione ed
i risultati del processo in atto. Un impegno che prosegue, perché far
decollare il progetto Sportello Unico significa sostenere la crescita
delle economie, aiutare le imprese a rafforzare la loro competitività,
operare per promuovere la tipicità e la qualità come elementi distintivi
della strategia competitiva di questa provincia.
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